Nella sua carriera, il trombettista e compositore Tom Harrell ha lasciato il segno in molti stili diversi, tra vivace bebop, ritmato jazz afro-cubano, elaborate composizioni classiche e rilassante smooth jazz. Invariabilmente, quando vi si cercano eccessi e vuote dimostrazioni di tecnica, è impossibile trovarli.
Anche “Oak Tree” è puro agio e affidabilità, con melodie che a tratti suonano inevitabili come la vita stessa. A suonare è un quartetto simbiotico: il fluire del piano di Luis Perdomo funge da ampliamento e commento agli spunti di improvvisazione di Harrell, la musicalità del batterista Adam Cruz modula tono e intensità in ragione della composizione e il bassista Ugonna Okegwo offre un’ancora salda e superbe improvvisazioni. Quanto al leader, privilegia assoli concisi e intensi il cui valore sta tanto nell’espressione quanto nell’inespresso.