In sintonia con il titolo, in “Oriundo” Simone Prattico ha scelto di circondarsi di artisti come lui di origine italiana e con loro ha realizzato una serie di duetti tra percussioni, strumenti vari e voce. Prendendo il via dai ritmi dell’ultima traccia (“That’s It”), che è composta da sole percussioni, ciascun ospite ha creato una nuova composizione, mescolando influenze napoletane, brasiliane e marocchine. La line up, di tutto rispetto, comprende il pianista Eric Legnini, il fisarmonicista Vincent Peirani, il cantante Piers Faccini, il bassista Marcello Giuliani e il trombettista Paolo Fresu. Tra echi morriconiani (Legnini), jazz parlato (Giuliani) e sonorità elettriche alla Miles Davis (Fresu), ciascuno attinge alle proprie radici per celebrare la ricca e prestigiosa tradizione di musicisti e cantanti oriundi. Il tutto legato dal jazz elegante e dinamico di Prattico, capace di catturare allo stesso modo l’energia vitale di Tangeri, dei quartieri spagnoli o di Brooklyn.
