“Sólo” è il primo album solo ufficiale di Samuelito, ma quando era piccolo il suo gioco preferito era imbracciare la chitarra davanti allo specchio e fingere di registrare un album esattamente come questo. Ora Samuelito è un uomo che parla le lingue dell’Africa, quella del flamenco e quella dei celti ed è in grado di viaggiare di musica in musica, senza mai perdere la sua voce intima e unica, il suo canto profondo. Centoventi ore, cinque giorni e cinque notti, sono quanto è servito a registrare questo album, con due chitarre, un cajón, un calabash e una campana tibetana. Eppure è un viaggio che è durato una vita.