Ruud Brink (1937–1990) è stato uno dei più rappresentativi esponenti del jazz olandese, tenor-sassofonista originale, inventivo e lirico, lucido interprete di un jazz post–boppistico fortemente legato alla scuola del cool ed a maestri dello strumento del calibro di Stan Getz e Jimmy Giuffre, Ben Webster e Zoot Sims. Con questi ultimi due ha anche registrato e suonato dal vivo. Forte di un suono caldo ed avvolgente sapeva accompagnare con rara discrezione e maestria soprattutto le voci, qualità gli hanno consentito di duettare con Astrud Gilberto e Tony Bennett. Ha insegnato al Conservatorio dell’Aia e ricevuto importanti riconoscimenti nel suo paese, ma è purtroppo scomparso prematuramente, al culmine della sua parabola artistica, a soli 52 anni. Nella seconda metà degli anni ’80 Brink veniva spesso in Italia, frequentando soprattutto l’ambiente jazzistico veronese, dove ha sempre trovato un’accoglienza amichevole e calorosa. Proprio a Verona ha registrato uno dei suoi rari dischi da leader, questo “Double Face” uscito nel 1989 per l’etichetta Elicona come Lp e da tempo introvabile. Feat. Marcello Tonolo (piano), Giko Pavan (double bass) e Valerio Abeni (drums).