Feat. Sergio Marchesini
Nato come trio estemporaneo, unito dalla comune passione per la musica sudamericana, con l’obiettivo di partecipare ad un concorso poi vinto, Remedio è subito diventato un vero e proprio gruppo. Ospite di quel concerto – da cui è stato tratto “Semillas” – il fisarmonicista Sergio Marchesin si è subito appassionato al progetto, entrando stabilmente nell’organico, che è oggi un quartetto. Remedio ci guida in un suggestivo viaggio lungo le Ande, attraverso la musica e la poesia di importanti autori sudamericani, che ben conosce David Beltran Soto Chero, eccellente chitarrista peruviano da tempo stabilitosi in Veneto, area in cui vivono sia il contrabbassista Alberto Zuanon, molto attivo anche in ambito jazzistico, sia la vocalist Laura Vigilante che lo stesso Marchesini. Remedio non esegue brani originali, ma sceglie con molta attenzione il suo repertorio, per nulla banale. L’America Latina di lingua spagnola è qui rappresentata quasi per intero, con una lieve predominanza di Argentina e Messico, mentre i brani scelti sono stati tutti composti dopo la seconda guerra mondiale. Uniche eccezioni sono l’iniziale Maria la portoguesa, dello spagnolo, meglio sarebbe dire andaluso, Carlos Cano, attento comunque alle musiche dell’area latina (in questo caso al Fado), così come El desierto, della statunitense Lasha de Sela, il cui padre però era messicano. Alcune canzoni hanno più di mezzo secolo, come la nostalgica Luna Tucumana o La jardinera, dell’immensa Violeta Parra, altre invece sono più recenti, come Tataralí e Mambeado, di Onda Vaga, rock band alternativa uruguaiana, o la suggestiva Respira, della cantautrice argentina Natalia Doco, oggi residente in Francia, con testo che alterna lo spagnolo al francese. Pur presente in appena sei dei dodici brani, la fisarmonica di Marchesini appare in perfetta sintonia con gli altri musicisti, confermandosi un prezioso acquisto specie nel trascinante finale di Porro, del colombiano Gentil Montaña, unico brano strumentale dell’album ed ideale trampolino di lancio per l’efficace chitarra di Beltran Soto Chero.