2CD Con il programma intitolato “Rituels” e l’orchestra in versione acustica, Frédéric Maurin, che ha una predilezione per la musica spettrale e le illusioni sonore, ha voluto comporre in maniera da dare agli strumenti una voce. La voce è infatti vista come il primo, intimo vettore di tutto ciò che è umano, insieme all’immaginario e allo spirituale. Il materiale originale è composto a più mani da Maurin e Camille Durand, Sylvaine Hélary, Grégoire Letouvet e Leïla Martial: quattro artisti avventurosi che sono quanto di meglio la scena jazz francese abbia da offrire ai giorni nostri. Con questi brani invitano gli ascoltatori a seguire l’orchestra in un’esplorazione delle declinazioni del concetto di rituale quotidiano, attraverso diversi paesaggi sonori che evocano il tempo come un eterno ritorno. Insieme, i pezzi compongono un mondo di contrasti.