“Tutta la vera arte è lode”, disse il matematico inglese John Ruskin tanto tempo fa. E l’azione inizia qui con una grande raffica di approvazione, con Nexus che elogia Dolphy che elogia Monk. Hat And Beard: è lo schizzo cinetico e fulmineo di Eric Dolphy e del grande Thelonious. Come un ritratto multiprospettico di un uomo che balla giù dal palco e lungo la strada, seguendo la sua bussola ribelle. Questo album dei Nexus introduce una serie di brani collegati che trabocca di spirito, come quasi tutto nella discografia raccolta di Tiziano Tononi e Daniele Cavallanti. C’è una qualità di grande cuore nel loro lavoro, che dà sempre credito al loro pantheon di eroi ma restituisce anche molto alla tradizione musicale creativa con l’originalità del loro approccio e la pura verve dell’esecuzione. Nei progetti precedenti, sotto l’ala Nexus e in altri modi, hanno celebrato il lavoro di Ayler, Coltrane, Coleman, Mingus, Carter, Gilmore e molti altri. E ora Dolphy. I Nexus sono: Daniele Cavallanti (tenor sax), Tiziano Tononi (drums), Achille Succi (alto sax, bass clarinet, Bb clarinet), Emanuele Parrini (violin), Alessandro Castelli (trombone), Luca Gusella (vibes) e Andrea Grossi (bass).
