Partiture frugali e ispirazioni poetiche, artistiche e filosofiche ricevono per mano del Borbély Quartet una veste sonora. Mihály Borbély accantona il sound ethno-jazz per spostare l’attenzione da composizioni annotate in ogni dettaglio a una libertà ancor maggiore rispetto ai precedenti album.
Secondo album di Borbély per BMC con l’attuale formazione (dopo “Grenadilla” del 2019) e suo sesto da compositore, “Miracles Of the Night” si riferisce nel titolo alla notte non tanto per le atmosfere o il dinamismo, quanto per il momento in cui la condizione è ideale all’ascolto: questa è una musica che richiede contemplazione. Le ombre che ispirano l’album si rivelano infatti solo a un ascoltatore attento e sono quelle di Jancsó e Pilinszky, di Miles Davis e John Coltrane. Il quartetto (aerofoni vari, piano, batteria e contrabbasso) sguazza nell’oceano dell’improvvisazione, svelando un ventaglio di colori musicali, personaggi e perfino eccessi senza mai rinunciare a humour e teatralità.
