“Transumanza vol. II Vulnus”, il più recente progetto del chitarrista, polistrumentista e compositore pesarese Marco Cesarini, è il naturale proseguimento delle idee nate con il primo album della Uqbar Orchestra!, “Transumanza”, registrato durante la pandemia con un gruppo meno numeroso e pubblicato nel 2021 dall’etichetta Sonorik. Questo secondo lavoro è il frutto di una residenza artistica promossa da Fano Jazz nel teatro comunale di Cagli nel marzo del 2022. Un’esperienza importante, servita ai musicisti per conoscersi meglio e raggiungere un sempre maggiore “interplay”. Non ha una formazione strettamente jazzistica Cesarini, anche se gli otto brani che qui si ascoltano tradiscono le influenze di Charles Mingus, Duke Ellington e Butch Morris. Ma ci sono, in aggiunta, molta musica contemporanea, il rock progressivo degli anni ’70, Frank Zappa e John Lurie, Mats Gustaffson, John Zorn e Moondog, questi ultimi due molto importanti nei suoi primi anni di studio e crescita musicale. In una recente intervista il leader dichiara di essere oggi fortemente attratto dalla musica indiana e medio–orientale, ma più in generale da tutte quelle musiche in cui sono importanti l’aspetto tribale e rituale. Uqbar Orchestra! è un ensemble in continua evoluzione, ed ha per questo delle grandi potenzialità, già evidenti in «Transumanza vol. II Vulnus», che va però considerato un punto di partenza e non certo di arrivo di un lungo percorso. L’obiettivo è quello di riuscire a raccontare storie che siano sempre il frutto di emozioni sincere, anche se nate spesso da stati d'animo contrastanti. Come un viaggio interiore di “transumanza”, che parte da un punto per giungere ad un altro, la musica di Cesarini nasce da un'esigenza sia fisica che spirituale.