Accompagnata dal violoncellista Valentin Ceccaldi, la regina del vocal jazz francese Leïla Martial ci guida dell’incantevole reame della sua immaginazione. Grazie ad abilità vocali fuori del comune e a una creatività sconfinata, può scegliere se esprimersi in modo carezzevole o tormentato, se evocare risate o imitare i suoni della natura. Negli arrangiamenti, Martial e Ceccaldi creano un dialogo tra linguaggi musicali, aree geografiche e tra diversi capitoli della storia della musica. La sfaccettata identità di Martial si palesa in particolare nell’unico pezzo del disco composto dal duo, “Ève au jardin des délices”, che rimanda a un famoso dipinto di Hieronymus Bosch. Tre altri brani sono arrangiamenti di arie classiche, uno è un canto folcloristico di Réunion, mentre un altro è un pezzo dell’esponente della chanson francese Barbara. Il duo dà vita a un universo musicale originale, al contempo grave e arioso, tenero e forte, coraggioso e aggraziato.