“Caught in My Own Trap” presenta la musica non convenzionale di un trio convenzionale, con brani che spaziano tra l’avanguardia più astratta e la bellezza più sensuale. Il secondo album della pianista e compositrice estone Kirke Karja con il contrabbassista francese Étienne Renard e il batterista berlinese Ludwig Wandinger si fonda sulle composizioni di Karja, tra influenze contemporanee e improvvisazioni: emozioni estreme e scariche energetiche alimentano brani a tinte forti, spesso assai diversi tra loro. Vincitrice del premio per i giovani talenti estoni del jazz nel 2014, Kirke Karja gira l’Europa con il suo quartetto, il Pae Kollektiv, gli Heliotrope e i Captain Kirke. Oltre a numerose collaborazioni, esegue recital di musica classica e contemporanea da solista e compone brani da camera e orchestrali. Il giovane Étienne Renard è già una figura di spicco della scena parigina, grazie ai successi con il Thibault-Gomez Quintet e alla collaborazione a un album di Paul Jarrett e a “Triple Fever” del piano trio di Benoît Delbecq. Ludwig Wandinger ha prestato la sua batteria a Jim Black, Wanja Slavin, Petter Eldh, Lucia Cadotsch e Ken Vandermark, ma si cimenta anche con l’elettronica sperimentale, le arti visive e la produzione.