Da casa AMA presentiamo il secondo album di Fabio Tullio, segue la sua acclamata uscita del 2018 sull’etichetta Tales From Within e offre ancora una volta un invito a unirsi al sassofonista tenore e soprano in un’esplorazione delle qualità spirituali e improvvisative del jazz. Ispirato dalle relazioni quantistiche e dagli intrecci di legame tra particelle, “Entanglements” è un album che riflette l’esperienza di mettere insieme musicisti per generare qualcosa che non è mai esistito prima. Ciò non è espresso meglio che nelle due tracce principali di questo album di sette tracce; il numero di apertura, “Don't Forget” e l’opera di chiusura “Untitled Spiritual”. Il primo è una sorta di zeitgeist che cattura un momento nella musica con le sue sensibilità folk-jazz e la voce vagamente sorprendente di Marta Capponi. L’ultima traccia è qualcosa che adotta un approccio più spirituale al jazz con il sax di Fabio che porta l’ensemble a un mélange melodico di una conclusione in cui sax e voce interagiscono con i ritmi che sovrappongono. Forse il concetto dell’album è riassunto al meglio dallo stesso Fabio quando afferma che, “dopo tutto, musica e matematica vanno di pari passo fin dalle loro origini”. Qui, l’intreccio, come processo di base per fare musica (specialmente jazz) e quindi temi complessi, linee melodiche che si spostano da uno strumento all’altro, si sovrappongono, si separano e poi si riuniscono invitano all’improvvisazione, ognuno alla ricerca dell’altro, in un intreccio creativo ma comunque strutturato.