Esordio discografico per questo supergruppo che coinvolge Alessandro Ducoli alla voce, Luca Ducoli alle chitarre e una sezione ritmica composta da Domenico & Domenico Ducoli, che dopo numerose quanto variegate esperienze (Spanish Johnny, Thee Jones Bones, Superinvaders, Bacco Il Matto, West Fargo, Brother K, Lupita’s Project...) sulla falsariga dei Ramones si presentano come «happy family» pur senza essere legati da alcun rapporto di parentela (anche se, a differenza della punk band newyorchese, in questo caso i cognomi sono autenticamente identici). La proposta musicale è un rock ‘n’ roll brutto, sporco e cattivo, che si muove fra ZZ Top, Faces e primi Aerosmith, sostenuto dalla solidità delle parti musicali e dalla debordante ironia dei testi, che esplode in brani quali Brownie Duke, Disco Duke, Rasta Duke, Sergeant Duke e Baracca Duke, ai quali si contrappongono episodi più «seri» - nell’accezione rocchenrolliana del termine - come Sunday Duke, Dirty Duke e Love Duke, oltre alle ballate Lady Duke e Baby Duke, che comunque non vanno a intaccare la contagiosa spontaneità che pervade tutto il disco. Il rock ‘n roll è divertimento.
