Danilo Cubuzio, pianista bolognese perfezionatosi al conservatorio di Rovigo sotto la guida di Stefano Onorati, non giunge giovanissimo alla sua prima prova da leader, ma lo fa nel migliore dei modi, offrendoci un album intenso ed equilibrato, ricco di spunti interessanti. D’altro canto il Nostro – che da qualche anno si è trasferito nell’area veneziana – aveva deciso di approfondire lo studio del pianoforte quand’era già adulto, abbandonando per questo gli studi universitari. Il quartetto qui impegnato è costituito da amici sodali, tutti già studenti del dipartimento jazz rodigino, e forse per questo è riuscito a metter a punto, non senza lungo e paziente lavoro, un interplay davvero invidiabile. Ognuno dei quattro musicisti si mette al servizio del collettivo, e ciò consente di proporre atmosfere musicali sempre diverse, abbandonando gli utili ma rigidi schemi appresi nel corso degli studi per cercare di perseguire strade nuove e coraggiose. Comune a tutti è la volontà di mettersi in gioco e di non arrendersi, anche a costo di rischiare qualcosa: quello che conta, alla fine, è riuscire a concedersi sempre “un’altra opportunità”, per parafrasare il titolo del disco. Tutte e sei i brani sono stati composti dal leader durante il difficile periodo del Covid.