La nuova band di Palotaï debutta con un album che sa di funk e trance e che sembra al contempo una trasposizione jazz dell’universo del trio funk-rock psichedelico texano dei Khruangbin e un compendio del percorso musicale della chitarrista fino ad oggi. Si tratta del settimo album dell’artista per BMC e del terzo della sua collaborazione con Steve Argüelles. In “Sunako” il parallelo con Khruangbin non si ferma all’evocazione del deserto con sonorità mutuate dal desert blues e alla presenza di brani ballabili, ma continua anche nella line-up, che comprende due chitarre (l’altra è la chitarra baritono di Drappier) e batteria, con gli assoli di chitarra che giocano un ruolo primario. Al crudo lirismo della chitarra di Palotaï, in costante evoluzione, fa da contrappunto la batteria tribale e quasi minimalista di Argüelles, che arricchisce ulteriormente il sound anche con un sintetizzatore omnichord preparato, un vodocoder e la sua voce.