Le registrazioni contenute in questo album ci restituiscono parte di quel concerto che è rimasto leggendario nelle cronache locali al punto di sollevare proteste per non essere stato neppure marginalmente menzionato in “My Funny Valentine”, la corposa biografia scritta da Matthew Ruddick sul trombettista americano. Quella sera di un ormai lontano settembre del 1985, il trio di Baker offrì al pubblico una performance di livello altissimo che si scolpì indelebile nella memoria di chi era presente. Ricorda Phiip Catherine, “Dopo venti minuti andava così bene che caddi in una specie di trance. Era come se tutto funzionasse da sé. Era difficile suonare con lui? Era facile e difficile insieme. Aveva un senso del tempo straordinario e armonicamente non c’erano passaggi irrisolti. Bastava solo andargli dietro. E aveva un così bel suono…». Feat. Chet Baker (trumpet, voice), Philip Catherine (guitar) e Jean-Louis Rassinfosse (bass).
