In un periodo oscuro, O’Connell propone un disco che irradia calore e ottimismo. “Covid Blues”, con i toni inconfondibili del sax soprano di Craig Handy, trasmette giocosità e la title track (di Sam Cooke) esprime ottimismo. Come c’era da aspettarsi da O’Connell, già finalista ai Grammy per il miglior arrangiamento strumentale, gli arrangiamenti sono creativi. Non da meno sono le sue doti come compositore e strumentista, affinate con Mongo Santamaria, l’ensemble Jasmine, la Fort Apache Band di Jerry Gonzalez e il flautista di latin jazz Dave Valentin e nei concerti con Chet Baker, Gato Barbieri e Sonny Rollins.
“A Change Is Gonna Come” contiene sette brani di O’Connell, un pezzo di Trane, la title track di Sam Cooke e una straordinaria versione dello standard “My Foolish Heart”. Accompagnato da Handy, Lincoln Goines, Pedrito Martinez e il batterista Steve Jordan, con questo disco O’Connell si conferma un maestro in un’ampia gamma di stili, un gigante del jazz moderno e un esponente di spicco del latin jazz.