Dopo più di un decennio a New York, Anthony D’Amato si è diretto a ovest per il suo nuovo album “At First There Was Nothing”, registrato tra l’autunno e l’inverno ad American Fork (Utah) con l’ausilio dell’acclamato autore e produttore Joshua James. Arguto e traboccante di gioiosa energia, il disco è il primo full length di D’Amato dopo ben sei anni e la crescita avvenuta in questo intervallo di tempo è tangibile negli arrangiamenti imprevedibili di brani che ad oggi risultano tra i suoi più incisivi e coinvolgenti. Tra soul anni ’60 e rock anni ’70 dalle sfumature roots, i pezzi sono rilassati e giocosi e catturano l’ascoltatore, anche quando le tematiche sono tutt’altro che leggere, arrivando a toccare grandi temi come fede e fiducia, mortalità e perdita, o rimpianto e resilienza.